Billy si sarebbe ricordato per sempre ogni
minimo dettaglio dei seimila chilometri da
Vladivostok lungo la Transiberiana.
armato si fosse appostato nella locomotiva per
assicurarsi che il macchinista e il fochista
mantenessero la velocità massima. [...]
Avevano vissuto di pane nero e carne di manzo in
scatola. Tuttavia per Billy ogni giorno era stato una
rivelazione. [...]
Per tutta la vita avrebbe conservato gelosamente
il ricordo di un’interminabile carovana di cammelli
lungo la linea ferroviaria; le bestie cariche
arrancavano pazientemente nella neve, ignorando il
ventesimo secolo che sfrecciava accanto a loro in
uno sferragliare di acciaio e uno stridio di vapore.
(da "La caduta dei giganti" - pagg 856,857)
Questo come altri passi de “La caduta dei giganti” ci
portano a focalizzare l’attenzione sui trasporti ferroviari al servizio delle
truppe militari.
Al contrario di come si potrebbe pensare il grande
sviluppo dei mezzi di locomozione e la loro meccanizzazione, su tutti le
locomotive a vapore, è stato proprio l’artefice delle modalità di guerra di
logoramento proprie del Primo Conflitto Mondiale. La presenza di mezzi di
trasporto così veloci consentiva infatti una organizzazione logistica eccellente
e, se da un lato a causa degli sviluppi delle moderne armi da fuoco la
conquista di terreno in battaglia era cosa molto complessa, dall’altro la
grande velocità di afflusso di riserve di supporto consentiva un pressoché
immediato arresto delle avanzate nemica stabilizzandosi su nuovi fronti.
Generalmente le tradotte erano adibite al trasporto sia
di cavalli che di truppe ma anche di materiale militare. Si svilupparono molto
durante la seconda guerra mondiale con l’introduzione di alcuni vagoni adibiti
a carri cucina come si può vedere dalle immagini di questo giornale dell'istituto luce del 1943.
Nel passo citato del testo, Billy, giovane militare del
Galles, viene inviato in una poco ufficiale quanto pericolosa missione nel
cuore della rivoluzione russa sotto il comando del colonnello Fitzherbert.
Sta viaggiando sulla transiberiana, la più importante
linea ferroviaria russa che la attraversava in tutta la sua larghezza e che
durante la prima guerra mondiale ebbe un importanza strategica per i
rifornimenti ai fronti di guerra ma anche poi, assieme ad altre linee minori,
per la rivoluzione d’ottobre.
La transiberiana fu anche importante fonte di attività
economiche: vide infatti un fiorire di industrie metallurgiche e minerarie ma
anche una moderna attività di costruzione di moderni ponti in acciaio per
ferrovie.
Interessante notare che in Russia, per evitare
agevolazioni nei confronti di eventuali invasori, si adottò il cosiddetto “scartamento
largo” dei binari che misurava 1520 mm in confronto allo scartamento standard di
1435 mm delle altre ferrovie europee (utilizzato da George Stephenson nella sua locomotiva).
Fonti:
<http://www.1917.org/1917transiberiana.html> (consultato 03/06/13)
<http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovie_russe> (consultato 03/06/13)
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